sabato 16 dicembre 2017

Son tornata (forse)

Negli ultimi anni sono successe molte cose nella mia vita. Tantissime. 
Per prima cosa ho avuto un bellissimo bimbo che ora ha 2 anni e potete ben capire la quantità di impegno e di amore di questi anni.

Ho avuto anche una bella esperienza di blogger con un gruppo che cresce ogni giorno di più. Poi mi sono fermata. 200 cose insieme non si possono fare.

Eppure c'è qualcosa che mi spinge a scrivere, un po' come quando apri un bel vasetto di Nutella e ti accorgi che un cucchiaino non basta. Scrivere forse è peggio della Nutella. Prima o poi il cioccolato ti nausea, di scrivere invece non ti sazi mai, di far sgorgare quelle parole che magari hai lì da anni che aspettano solo un bel motivo per uscire tutte insieme.

Quante volte ho pensato di scrivere un libro! Vi capita mai? L'ho sempre scritto "a mente". 
Il mio primo libro si intitolava "Non vorrei mai crescere": l'ho scritto in piena crisi esistenziale quando ho iniziato a lavorare 14 ore al giorno. Poi ho scritto "La storia della mia famiglia" con tutti i dettagli sulla vita dei miei nonni. Poi ho scritto un diario a mio figlio, sempre "a mente", ma poi effettivamente non ho mai avuto modo di prendere carta e penna, ho sempre preferito stare con lui ed abbracciarlo forte. 
So che potrebbe capitare di scrivere un nuovo libro e stavolta sulla mia vita, ultimamente stanno succedendo così tante cose che ancora non ho capito su quale concentrami. Bene, ora vi ho detto tutto, non mi resta che viverle. Intanto, se non vi dispiace, tempero la mia matita. 


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